giovedì 28 giugno 2012

Fallimento

4 giorni....


4 giorni di fallimento


3 giorni di abbuffate e vomito, 1 giorno di semiabbuffatasenza riuscire a vomitare


Fallisco 


Sono una fallita


Sono un'obesa


Non sarà mai magra


Sono una fallita e basta



martedì 26 giugno 2012

Incidenti di percorso

Sembrava andare tutto bene, la dieta che procedeva tranquilla, i pantaloni sempre più larghi nonostante alcune mini-abbuffate e lunedì l'ago della bilancia che si era lasciato il 60 alle spalle e si stava avvicinando al 59, come fosse una bella notizia... Lo è pensando al fatto che sto recuperando, ma è straziante pensare che a fine aprile l'ago stava per toccare il 55.... E insomma, fatto sta che, proprio nel giorno della pesata, qualcosa non va e lo scontro giornaliero lo vince il binge. Binge manco tanto, dal momento che qualcosa sono riuscita a buttar fuori, peccato che come al solito siano le cose meno caloriche... E oggi siamo a quasi un kg in più.

Ora vorrei parlare di una questione un po' più delicata, precisamente di un sogno. E' un po' lungo e contorto ma mi soffermo solo sulle parti che contano. In una specie di scuola (di non so cosa, era il primo giorno ma a tratti non so perchè diventava una specie di immenso centro commerciale..) conosco un po' di gente, tra cui un ragazzo con il quale lego subito molto. Dopo un po' di vicende (che qui tralascio) ci ritroviamo a tavola con tante ragazze per una cena, ma lui non c'era. Ad un certo punto mi cade una forchetta e ne chiedo una nuova al cameriere (uomo 
bellissimo, moro occhi azzurrissimi) il quale si mette a ironizzare su questo con me finchè non dice "Ma sei sicura di volerla la forchetta? Se vuoi te la porto lo stesso, ma tanto non te la mangi, è ripiena" (probabilmente riferendosi ad un piatto di pasta). Ma mantre sta per tornare con una nuova forchetta arriva un terremoto e usciamo di fuori. Davanti l'entrata dell'edificio in cui eravamo prima vedo un mio ex amico in lacrime per la paura e cerco di tranquillizzarlo, ma subito noto il ragazzo biondo di prima osservarci contrariato e rassegnato mettersi sdraiato per terra cercando le attenzioni di altri/e. Così sentendomi in colpa riesco ad avvicinarmi a lui mentre il mio amico si sfoga e gli faccio una carezza in testa per rassicurarlo. Così improvvisamente mi abbraccia forte e iniziamo a baciarci. Ad un certo punto sorridendo mi fa "Tu è con me che devi stare, capito? E nemmeno ce lo sai!". Trascuriamo poi dei particolari un po' più espliciti XD
In tutto questo io stavo con il mio ragazzo (il quale è stato fisicamente presente in una sola scena di tutto il sogno dove eravamo soli io e lui in macchina per andare non ricordo dove) e questo biondino nemmeno credo di averlo mai visto (solo ripensandoci a posteriori credo assomigli un po' ad un ragazzo visto diverse volte in facoltà)


Morale della favola: sono ancora più confusa di prima. Fosse vera, questa interpretazione non farebbe ltro che confermare alcuni miei dubbi sulla situazione attualmente precaria tra me e il mio ragazzo. Ma giuro di non conoscere nessuno con il quale mi potrei cacciare in una situazione analoga a quella del sogno.... Cosa sta succedendo??

sabato 23 giugno 2012

Strane voglie di sera




Ho voglia di abbuffarmi e poi vomitare tutto!!!

Ma non posso e non devo farlo...

lunedì 18 giugno 2012

Quando la vita si rende complicata

Un attimo per distrarmi, preparando il penultimo gruppo di esami e la mia mente rielabora tutto quello che è successo in questi ultimi giorni. Il resoconto non è poi dei migliori, e la situazione non mi è nemmeno tanto chiara. Ho l'impressione che da quando è nato quel bambino le cose abbiano preso un'ulteriore svolta, in negativo: litigi, incomprensioni, fraintendimenti, tira e molla, e io che sono stanca, sempre più stanca di questa situazione.  La consapevolezza di non poter andare avanti così, ma la certezza che dall'altra parte nulla cambierà, e che devo essere io come al solito a fare il passo per cambiare. E il tutto si riversa sul fronte peso, la situazione non migliora per non dire che sta per andare a rotoli. Ma ho capito che non posso compromettermi mentalmente e fisicamente per una persona che non mostra abbastanza di tenere a me... Allora se non posso vivere una situazione almeno decente mentalmente, voglio per lo meno trovare la positività nella dieta, perchè sono sicura che vedendo l'ago della bilancia scendere e sentirmi i vestiti sempre più larghi vedrò tutto più positivamente. 
Già aver scaricato le mie emozioni sul blog mi ha aiutata a sentirmi più leggera. Ora mi sento leggermente più stabile e pronta per l'ultima giornata di studio matto e disperatissimo prima degli esami. Domani mi aspettano due orali pesantissimi, dopo di che - sperando che tutto vada per il meglio - avrò la soddisfazione di vedere il secondo voto sul libretto - 11 prove per occupare due sole righe del libretto... Sicuramente non può andarmi per il meglio se non mi decido a finire di studiare seriamente (sì, finire di studiare, no ripassare), così forse è arrivato il momento di mettere tutto da parte e concentrarmi sul dovere. Nel frattempo mi scuso con tutte voi per avervi trascurate, ma ho comunque  letto i vostri aggiornamenti e vi prometto che da domani, finiti gli esami, torno a commentarvi.
Un abbraccio forte a tutte voi che mi siete vicine 

mercoledì 6 giugno 2012

Va tutto bene, va tutto bene...

Un'unghia si è quasi completamente spezzata, vado al supermercato a cercare qualcosa per sistemarla, non trovo nulla. Esco di lì con due yogurt e un pacco di fette biscottate. Non si sa perchè...


Uscendo il mio ragazzo mi fa notare che in molti (uomini) mi guardano: sarebbe colpa mia e dei miei cambiamenti, ossia dimagrimento, tinta e tacchi (ho il complesso di essere bassa, e lo sa benissimo). Il tutto caricato dall'accusa di voler attirare l'attenzione degli altri uomini per trovarne un altro, magari più ricco. La realtà dei fatto? Sto facendo tutto per me, e degli altri sinceramente non me ne frega nulla.


Le accuse di sacrificare il tempo che potremmo passare insieme per dedicarmi allo studio, tacciandomi di essere diventata una secchiona. La realtà dei fatti: voglio semplicemente stare al passo coi tempi e non finire la triennale con anni di ritardo.


Ieri, 5 giugno, era il nostro quarto anniversario. Avevo avuto due esami nel primo pomeriggio e una discussione con un'altra docente poco prima. In tutto il resto della giornata non ha trovato un attimo per dirmi neanche "auguri" o darmi un semplice, fottutissimo bacio. Sarebbe stata colpa mia, dei miei esami e della mia dieta. 


"Ora te ne accorgerai, quando nascerà il bambino di mia sorella!"... Va bene, poi sarei io quella che non ha tempo per te?


E nel frattempo, nel mio scombussolamento più totale, sono solo riuscita a rompere piatti, bicchieri e roba varia dalla rabbia, e ad accanirmi su qualsiasi cosa mi si pari davanti gli occhi, con le mani sanguinanti, e prendere tutto a calci, e ad aver mandato giù  una quantità indecifrabile di whisky, rum e assenzio. Ho preso un'antidolorifico per il dolore alla mano, sto cercando una sigaretta per casa. Ho staccato il telefono. 
Comincio a sentirmi poco lucida.