martedì 28 agosto 2012

Meglio soffrire che mettere in un ripostiglio il cuore.... e diamoci da fare!!



 Siano maledetti i giorni in cui, da piccoli, ci dicevano:
"Dai, ora fate le squadre."
Allora due si candidavano come capi e iniziavano a scegliere.
"Lui, lui, lei, lui, lei..."
Io restavo sempre da ultima, mi chiamavano sempre con un'aria che
sembrava voler dire "sarebbe meglio senza di te".
Non solo mi lasciavano lì, non solo mi facevano sentire di troppo e 
inutile, ma una volta arrivata in mezzo a loro mi guardavano anche
male, con aria minacciosa, come se rovinargli il gioco fosse un
sacrilegio. 
Cosa avrei dovuto dire io, invece, visto che non era una partita
ad andarci di mezzo ma il mio cuore?


 Inizia così la mia riflessione serale, con delle parole riprese da uno dei vostri blog. Le ho lette casualmente uno dei giorni scorsi quando in una delle cartelle archiviate in libreria ho scoperto del materiale delle medie e delle superiori, dei lavori svolti nelle ore di arte precisamente: contenuti tetri e oscuri, pieni di rabbia, che trasmettono odio. Odio per quei periodi bui in cui tutto andava storto, tutti erano contro di te e ogni momento era buono per farti sentire una feccia umana. Di qui il terrore durante le ore di educazione fisica nelle quali si giocava sempre, e ogni volta sempre la stessa storia. Perchè a quanto pare una stupida partita di classe diventa una questione di orgoglio, di fama, di affermazione si sé.... oppure di sfogo su chi non prende la cosa altrettanto seriamente, facendola passare per quello che è, per un semplice gioco dell'ora di educazione fisica?

Ma questa volta non ho voluto buttar via nulla: quello che ho fatto è stato semplicemente riporre i lavori nella cartella, chiuderla e riarchiviarla nella libreria. Perchè certe cose non si possono dimenticare, non si può passare oltre e far finta che nulla sia successo.... Certe esperienze, seppur negative, formano la persona nel bene o nel male, ed è proprio da queste emozioni che avvolte si trae la forza per reagire e andare avanti, come non ero stata capace di fare in passato.

Reagire e andare avanti, due parole che mi ripeto molte volte ma altrettante volte mi perdo per strada e ritorno al punto di partenza. E come ogni volta al punto di partenza faccio una serie di propositi. Forse rirpendo anche questa cosa dai vostri blog, ma evidentemente il fatto che si sta avvicinando un nuovo inizio in ambito scolastico è molto significativo e ci porta a rinnovare i nostri buoni propositi. Ecco i mei:

- ritrovare la voglia di impegnarmi a studiare: inizia il terzo anno e al termine avrò il diploma
- ritrovare un po' di pace con me stessa e con ciò che mi circonda
- dedicare più tempo a me stessa
- cambiare taglio e colore: giovedì sarà missione compiuta
- portare fuori i cani per almeno mezz'ora, almeno a giorni alterni
- rinnovare il guardaroba
- imparare a fare buon viso a cattivo gioco, senza sembrare falsa
- diventare più aperta e spigliata, mettere da parte la timidezza
- mettere più in pratica la mia ostinazione e la mia determinazione
- concentrarmi sul mio obiettivo di perdita di peso
- entrare finalmente nella taglia 40
- piacermi e star bene con me stessa

I più sono dei cambiamenti interiori. Già, credo che sia l'unico modo per rendere duraturi i risultati raggiunti e cambiare veramente. Venitemi poi a dire che sono una persona negativa!

domenica 19 agosto 2012

Giorno della svolta - II chance. Speriamo in positivo

Vale lo stesso una tale decisione presa a metà giornata, dopo un'abbuffata mattutina e un unico misero tentativo di mettersi la coscienza apposto non andato a buon fine? 

Ho deciso di cambiare un po' le cose, mia madre non c'è e mi sento padrona di casa e di me stessa. Ho iniziato con la mia camera, la quale è talmente in subbuglio da non riuscire quasi ad entrare. Ho buttato tutto all'aria - faccio così quando è talmente ridotta male da non sapere da dove iniziare - e indovina un po' cosa vi trovo? Due pelouches e un cuscino, un orrendo cuscino nero, che mi regalò il mio ex tanti anni fa. Non posso andare avanti se non elimino ogni traccia del passato: ho buttato nella pattumiera il cuscino e un pelouches, l'altro piccolino l'ho regalato ai miei cagnolini, essendo nella fase distruttiva non ci metteranno tanto a farlo fuori - i miei amati complici!

A dire il vero ancora non ho finito, perchè avendo due camere - una dove dormo, una che uso come studio -  di angoli dove rovistare ce ne sono tanti. E non avendo il coraggio di buttare nulla di roba accumulata ce n'è veramente tanta. Pensavo di sbarazzarmi della collezione dei pacchetti di sigarette, ne ho un migliaio e di diverse nazionalità.. Sarebbero anni e anni di ricerche buttati via così, ma mi sento oppressa quando guardo quegli scatoloni rinchiusi accantonati e impolverati, ternerle così è come non averle. Stessa cosa per la mia collezione di bottiglie di liquori vari e birre. Forse lascerò solo quelle delle birre speciali, tutta quella roba posata su armadi e mensole mi opprime. 

Sono strana avvolte, lo so, ma credo che ci sia anche una specie di filosofia cinese ad affermare che gli oggetti posati in alto hanno un potere opprimente sulla persona, correggetemi se sbaglio o riprendetemi se sto delirando. Tutto questo perchè ho veramente bisogno di una svolta, di un cambiamento drastico e repentino. In questa settimana vado anche dalla parrucchiera a sistemare la ricrescita, voglio cambiare taglio e forse anche la tonalità del colore. 

sabato 18 agosto 2012

Sabato 18 agosto. Doveva essere il giorno della svolta e lo è stato. In negativo. Oggi è stata la mia peggiore abbuffata. Vorrei vomitare, non me la sento, peòr lo voglio. Ho paura per il dolore, non mi va di soffrire, ma è la giusta punizione per quello che ho fatto. Ho solo paura di non riuscirci per l'ennesima volta.


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Alla fine ho optato per liberarmi la coscienza, ma come al solito quasi a metà succede qualcosa. Stavolta però stavo per soffocare, e per un istante ho vissuto un flashback, di quel momento in cui durante l'incidente dell'anno scorso avevo pensato "ecco, sto per sbattere la testa sul cruscotto e probabilmente spaccherò il vetro con la testa, probabilmente tra qualche istante non potrò più nemmeno pensare". Però sono riuscita a spingere il boccone lontano dall'epiglottide per evitare di respirarlo ma temevo stesse per scoppiarmi l'aorta... L'unico pensiero che avvo avuto questa volta era stato "non voglio che mia madre al ritorno dalla vacanza mi ritrovi stecchita con la testa nel water". Ora però mi chiedo cosa sarebbe stato meglio.

sabato 11 agosto 2012

Non rimandare a domani quello che potresti fare oggi


Panico.

Mia madre ha deciso di presentarmi il suo compagno. Mi ha colta alla sprovvista, non me l'aspettavo, o per lo meno non mi aspettavo che fosse una cosa imminente. La prima cosa che mi è venuta in mente? "Opporcamiseria, io non o ancora perso un chilo, e meno male che non volevo farmi vedere sopra i 55 kg....". Ho cercato di convinvere mia madre  arimandare a dopo il viaggio in modo tale da prendermi tre settimane di tempo ma non c'è verso, il che vuol dire che ci sono molte probabilità che l'incontro avvenga in questi giorni.... Ma io sono gonfissima dalle tante super mangiate e sicuramente c'è anche un chiletto in più di ciccia. Non mi peso da quasi una settimana, non so a quanto sono arrivata ma non ho il coraggio di farlo, preferisco regolarmi con i vestiti, e il fatto che non mi stiano più così comodi non mi piace.

Non mi va di farmi vedere così, ho anche il viso più gonfio, la pancia più gonfia, i fianchi più tondi, le cosce più piene.... Devo trovare un modo per sgonfiarmi e ristringermi velocemente, ma non con quelle diete che ti fanno riprendere il doppio del peso nella metà dei giorni appena rimangi una fetta di pane. Cosa posso fare? Intanto ho deciso di fare cena lo stesso, così domani mattina non mi sveglio con una fame atavica e non finisco n pacco di biscotti e uno di fette biscottate. Magari mi sforzerò di eliminare i biscotti di nuovo e limitare il più possibile il pane. Inizierò anche una serie di esercizi cardio così magari riesco a bruciare più calorie e quindi smaltire gli eccessi..... magari potessi portare fuori i cani ogni sera e ogni mattina presto! Sono piccoli e senza il secondo vaccino, quindi posso portarli poco fuori e non devo farli avvicinare a nessun altro cane. Peccato perchè è davvero faticoso stare dietro a quei due!

Ritornando a noi, voglio iniziare subito a fare qualcosa ma non so cosa fare.... Il mio ragazzo vorrà andare sicuramente in un pub, passeggiare il fine settimana non se ne parla, troppa gente e non si cammina..... Magari prenderò il mio solito caffè amaro, ma resta il fatto che voglio assolutamente fare qualcosa fin da subito!

Per non parlare di un altro pensiero che mi assilla, gli esami! Ho un mese esatto per preparare due esami difficili, spero di riuscire a darli e passarli entrambi così da poter riposare fino all'inizio delle lezioni e dedicarmi così a me stessa, cosa che - paradossalmente - non faccio da tempo.

Va bene dai, mi sono dilungata un po' troppo forse, dubito che qualcuno leggerà il post per intero.... Purtroppo sono così, alterno momenti di magra a momenti di piena: o non scrivo nulla per giorni o settimane oppure ho talmente tante cose da dire che non so da dove iniziare e quindi  scrivo poemi. Vado a prender il solito caffè o la solita tisana, in qeusti casi sono felice che la caffeina non ha alcun effetto eccitante su di me!

Un abbraccio a tutte, finirò di passare da voi domani, se nel frattempo blogger mi fa visualizzare tutti i vostri aggiornamenti..... Buona serata!

mercoledì 8 agosto 2012

E' il momento di tirare le somme

Metà estate, facciamo il punto della situazione...

- Fa caldo: anzicchè non sentire la fame mi abbuffo, segue una dieta super-restrittiva e mi riabbuffo

- Sono uno yo-yo ambulante, le persone che vedo saltuariamente me l'hanno indirettamente fatto notare

- Assorbo molta negatività dal mio ragazzo e dalla sua famiglia, i suoi sfoghi si riversano su di me ma nonostante questo mi faccio in quattro per farlo sfogare

- Con il mio ragazzo non va molto bene ultimamente, ma nonostante questo continuo a piazzare lui davanti a me e trascuro me stessa

- Mi preocccupo di far sfogare gli altri per farli sentire meglio, ma chi ha realmente bisogno di sfogarsi per sentirsi meglio sono io, e gli altri non me lo permettono

- Cerco di stare bene, o almeno meglio, ma mi amadre mi ha fatto notare che mi vede disinteressata e quasi apatica.

- Riflettendoci bene, non so nemmeno io cosa voglio, né cosa voglio fare

- Forse ho individuato l'unico pensiero che mi passa per la testa: il cibo. Ne deduco che la mia esistenza ruota attorno alla questione della dieta. Se dovessi smettere di pensare al cibo la mia esistenza sarebbe vuota, e la cosa non va bene.

Ho l'impressione di vivere meccanicamente, senza provare nulla anche se in fondo lo vorrei - no, la pelle d'oca quando ascolto la musica che mi piace mi viene ancora. Avete presente la problematica esistenziale del '900 e l'uomo a inizio secolo? Quella sono io, con cent'anni di ritardo. Bella merda