mercoledì 30 gennaio 2013

Preparo senza impegno un parziale orale in 4 giorni: 28 come voto finale

Preparo in 2 settimane un esame di letteratura da 9 crediti senza impegno, con tutta la lentezza e la svogliatezza di questo mondo, senza interesse, studiando poche ore al giorno: 29.

Forse dovrei cominciare a rivalutarmi un po'.

(Premetto che sono gli stessi esami che dovevo dare a luglio o a settembre per i quali volevo lasciar perdere, specie l'esame da 9)

venerdì 25 gennaio 2013

Avvolte mi chiedo se sia troppo scaltra io o troppo scema la gente che mi circonda

Fino a poco tempo fa dicevo: "Mia nonna a casa nostra? Se da  una parte è una tortura almeno la sua presenza mi tiene lontana dalle abbuffate".

Di questi ultimi tempi il mio pensiero è diventato: "Oltre ad essere una tortura mi fa anche venir voglia di abbuffarmi! Ma il sapere di non poter andare a vomitare con lei dentro casa mi ferma".

Ora invece è tutto diverso, completamente. "La vecchiaccia dorme e ho un dananto bisogno di sfogarmi". Il danno è fatto .... ma lei si sveglia! Ognuna in un bagno, i due comunicanti in alto con un lungo finestrone. Lei chiusa nel suo a lavarsi e pettinarsi; io chiusa nel mio, con il rubinetto aperto, a vomitare. E non si è accorta di nulla.

E mi chiedo: sono diventata troppo silenziosa e brava in questi gesti di autodistruzione? oppure ho sempre sopravvalutato le capacità cognitive della vecchia?

Ma resta il fatto che se prima riuscivo a trovare quel poco di positivo nella disperazione che mi accompagna durante la convivenza forzata con questa vecchia, ora tutto si riduce ad una visione negativa che non lascia possibilità alcuna di risollevarsi. Ma non posso imputare la colpa di questo a nessuno se non a me stessa.

martedì 22 gennaio 2013

"Ma in fine, la vita debb'esser viva, cioè vera vita; o la morte la supera incomparabilmente di pregio."


E giusto per dare un senso a questo esame di letteratura, che con la mia facoltà non c'entra nulla, ecco che arriva la frase giusta, e se anche il momento è giusto è ancora da stabilire. Un altro slancio vitale, stavolta dall'ottimismo galoppante leopardiano, a ricordare che la vita va vissuta e che non possiamo lasciarci vivere dagli avventimenti. Speriamo che questo mi porti consiglio!

sabato 19 gennaio 2013

Vi capita mai di provare improvvisamente panico appena pensate a qualcosa?
Io ogni volta che si tratta di tradimenti perdo la ragione, avvolte mi viene in mente questo discorso anche spontaneamente senza alcun riferimento esterno.
Faccio già fatica a fidarmi della gente in generale, se poi si tratta di uomini peggio ancora, e inevitabilmente quando ricollego tutto questo al mio ragazzo mi viene voglia di lasciarlo e chiudere con ogni possibile relazione. Tutto questo per il terrore del tradimento.
Oggigiorno se ne parla sempre di più, sempre più spesso: in televisione, sui giornali, sondaggi, gossip, siti internet e ogni forma mediatica. Mi sento letteralmente imprigionata da questa prospettiva. Più ne sento parlare più concludo che è inevitabile che prima o poi accada, e più ci penso più me ne convinco e più mi sento opprimere, tanto da desiderare di scappar via da tutto questo. Il che significa vivere senza relazioni affettive.
Non so, non riesco a fidarmi delle persone, degli uomini in particolare, anche del mio ragazzo, quando si parla di relazioni. Vedo e sento che tutti pensano di continuo alle donne, al sesso, a "quanto è bona quella" e "quanto vorrebbero farsi quell'altra" - provo fastidio già al solo scrivere questa frase....
Non so, so che è naturale e umano innamorarsi di qualcuno, cercare una persona che formi la coppia, ma al contempo provo un vero senso di noia a pensare che prima o poi l'amato potrebbe tradire. Non parlo solo di tradimento come relazione parallela o di una più classica scappatella, intendo anche tradimento di fiducia, il raccontar bugie, dire qualcosa solo per far contento e mettere a tacere l'altro, come dire "si va bene non lo faccio" perchè non vuoi che il tuo partner faccia qualcosa per poi sentirti dire "non ti dico che lo faccio perchè sennò ti arrabbieresti"... Ed è qui che son capace di perdere il controllo di me stessa. Sono tremendamente stanca, stufa di tutto questo, ma so che non è fuggendo dalle relazioni che si risolve il problema.

mercoledì 16 gennaio 2013

Positività

Già dal titolo si intuisce che qualcosa sta andando diversamente rispetto al solito...

Sì tranquille, sono sempre io! Sono sempre la ragazza perennemente a dieta che passa da un eccesso all'altro, che è attratta dagli uomini più grandi e che cerca continuamente conferme, che non ha fiducia in nessuno e che non sa cosa vuol dire avere fiducia di sè. 

Sono ancora quella ragazza apatica, spenta e vuota che scriveva in tutti questi mesi, quella che non aveva più obiettivi se non quello di conquistare il quarantenne impossibile, come fosse la sfida estrema la cui buona riuscita avrebbe cambiato per sempre le cose.  

Sono ancora quella che non metteva piede nell'università da luglio, dalla data dell'ultimo esame della sessione di maggio-luglio. Quella che aveva messo in pausa gli studi perchè non vedeva più uno scopo nella sua vita, qualcosa per la quale combattere.

       MA......

Non è un caso che sto parlando all'imperfetto, perchè forse questo disinteresse totale e questo fare le cose automaticamente è stato proprio ciò che mi sta facendo tornare lentamente in vita. Ed è stato sicuramente ciò che mi ha portata a preparare un esame orale di lingua in 4 giorni, studiando solo il pomeriggio e con totale disinteresse, portandomi a casa un bel voto nonostante il vuoto di memoria alla prima domanda. Complice forse anche la certezza di iniziare il tirocinio a breve.


Non posso credere di essere riuscita in questa impresa. E' come se qualcosa mi abbia detto all'ultimo momento "Cosa stai facendo?? Ti manca solo questo parziale per chiudere l'esame di inglese e hai due ultime possibilità prima di perdere i voti dei tre scritti andati quasi perfettamente. Vuoi davvero correre il rischio di risvegliarti un giorno e maledirti per aver buttato al vento mesi e mesi di fatiche? E ora apri quel libro e studia, vada come vada ma devi chiudere quell'esame al più presto".

E ora eccomi qui di nuovo con la testa sui libri, a preprare un esame monografico di letteratura italiana (cosa c'entra con il mio corso di studi??) da ben 9 crediti. Ho solo una possibilità, 2 settimane di tempo per portarmi a casa l'ultimo esame dell'anno scorso senza dover ricomprare i libri del nuovo programma.

Se sono riuscita nell'impresa di preparare un pesantissimo orale di inglese in 4 giorni, perchè non dovrebbero bastarmi due settimane per preparare quest'altro?? Magari riesco anche nell'impresa di prepararne uno del terzo anno, voglio recuperare il tempo perduto. Ok, forse ora sto esagerando!

E per chi fosse arrivato fin qui a leggere, mi sento di ringraziare in particolar modo una di voi che mi ha aiutata a riflettere in questi giorni, facendomi capire che non sarebbe stata una buona mossa non presentarmi all'appello e continuare a vivere come un vegetale :) In fondo riprendere in mano la propria vita non è così impossibile come sembra

giovedì 10 gennaio 2013

"Come ti stanno bene i capelli così!!"
"Ti vedo molto diversa, hai qualcosa di diverso ma non capisco cosa.. E' tutto in generale, ma stai tanto bene"
"Ti sei dimagrita tanto dall'ultima volta che ti ho vista! Eppure è stato qualche giorno prima di Natale. Ti vedo molto più magra"

Fa piacere vedere che il nuovo taglio e il nuovo colore abbiano fatto tanta differenza, io mi ci sono abituata nel giro di due giorni e non mi rendo più conto dello stacco. E soprattutto quando è la stessa persona a dirti tutto questo con una faccia a metà tra lo sconvolto, lo stupito e l'incantato. E non che sia dimagrita, per carità il mio adorato pantalone nero stringeva la ciccia appena sotto l'ombelico mentre ora cade appena più basso senza effetto salsiccia. Sicuramente esser riuscita a scampare alle abbuffate e al vomito mi ha aiutata in primis a sgonfiarmi un po' in viso e la pancia, poi sicuramente a perdere un minimo di ciccia - nonostante la nutrizionista non si sia accorta di nulla. Anche il ritorno del ciclo ritardatario deve aver fatto la sua parte.

Ma forse sto cantando vittoria troppo presto nonostante è dal 28 dicembre che non mi abbuffo (sgarri e alimenti "proibiti" apparte), oppure sto di nuovo continuando per la vecchia strada senza seguire i saggi consigli del mio secondo blog. Sta di fatto che ieri dopo due ore di shopping, un'ora di corso aerobico intenso e un'ora e mezzo di allenamento di thai ho mangiato mezza mela piccola a cena e due Ritz contati, giusto per mettere qualcosa dentro lo stomaco, mentre in giornata avrò raggiunto le 600-700 kcal. Tornata a casa e stesami a letto sentivo lo stomaco brontolare, mi stava venendo fame ma non era fame nervosa, ma non potevo di certo mettermi a mangiare a mezzanotte e mezzo! Così stamattina mi son svegliata presto e affamata: 12 biscotti doria, un bicchiere di latte ps, 5 fb, una baguette, diluiti dalle 9 alle 12.

Ho fatto veramente schifo, ma quando imparerò a seguire un minimo il piano alimentare della nutrizionista e non rimanere troppo a lungo a digiuno con tutte le calorie che brucio senza svegliarmi con una fame atroce che mi fa rovinare tutto?

martedì 1 gennaio 2013

Ispirazione da anno nuovo

(edit) 

Se ripenso all'anno appena conclusosi arrivo alla conclusione che è stato un anno stracolmo di cambiamenti.
Riflettendoci - lo si nota anche dai post - quante volte ho detto di darci un taglio con il passato e voler stravolgere la mia esistenza? Tante. E quante volte l'ho fatto? Altrettante.

Colore ai capelli, tagli diversi, trucco, lenti. Voglia di farsi notare, voglia di eclissarsi, voglia di mettersi in gioco, voglia di sparire. Variazioni di comportamento. Stravolgimenti al blog stesso, alla mia camera. Stile di abbigliamento, stile alimentare e diete, variazioni di peso.... Quante volte sono passata da 58 kg a 63 kg, e poi di nuovo giù verso i 58 per poi riscendere e poi risalire e poi riscendere ancora più in basso per poi risalire, e poi ancora riscendere e risalire ancora più in alto... Quante crisi ho passato per questo?

Non mi posso vedere nè "sentire" così, devo cambiare, devo darci un taglio. Metaforicamente parlando ma anche praticamente. E così ho fatto ieri, ultimo giorno dell'anno. Ho pensato voglio cambiare, ancora una volta mi sono ripetuta questa frase, e l'ho fatto. Da Natale a ieri ho ricevuto e comprato diversi capi di abbigliamento, per la prima volta da anni e anni ho una serie di scarpe da ginnastica... e rendetevi conto di cosa significa per me, schiava dei tacchi alti.
Ed ecco che domenica mia madre, parlando di tutt'altro, tira fuori dal nulla il nome di una parrucchieria nel mio quartiere dove non ero mai stata. Ieri mi sveglio, preparo il tè, mi preparo, bevo il tè, esco di casa.
"Buongiorno, devo fare taglio e colore, ho una ricrescita abominevole.. C'è un postoI in giornata?"
"Si certo, non andiamo a prenotazione, puoi anche accomodarti". 
 Esco 5 ore dopo stravolta, nuovo colore di capelli e nuovo taglio, piega in stile anni 70.

Torno a casa e prendo tutti i nuovi vestiti, tolgo quelli vecchi di dosso, li ripiego in una busta che chiudo e ripongo nell'armadio, metto su quelli nuovi. Mi chiudo in bagno e studio un nuovo tipo di make up. Io che mi trucco oltre il solito filo di mascara e se capita rossetto color carne? Nah, non posso essere io! Mi guardo allo specchio e mi scruto e vedo una ragazza dagli occhi spenti, persi, estranea a se stessa che quasi non si riconosce più. Forse tutti questi cambiamenti non mi fanno così bene, non mi danno il tempo di adattarmi alla mia nuova facciata. Forse è ora di trovare un equilibrio che parta da dentro, un'identità e consolidarla. Non so quasi più chi sono.